Nel cuore del centro storico, il museo di Arte Sacra dei Santi Nicolò e Giacomo rappresenta uno scrigno prezioso ...
Superbe opere custodite da secoli, saranno li ad aspettare ogni visitatore, turista, pellegrino,… che vuole conoscere ed apprezzare i tesori inestimabile che ci hanno lasciato i nostri avi.
Il progetto di istituzione del suddetto museo nasce dall’idea del Vescovo Ignazio Zambito che, prevedeva la fondazione di alcuni musei in tutto il territorio diocesano. A Capizzi questo è stato possibile grazia alla presenza dei locali adeguati e alle numerose opere d’arte che la parrocchia possedeva. I lavori di riuso dei locali, per rendere le varie aule visitabili, hanno avuto inizio circa quindici anni fa e si è conclusi nell’anno 2017. Il museo è stato riaperto al pubblico grazie al contributo dell’Arciprete Don Luigi Cardella nell’ottobre dello stesso anno.
Il museo si trova dislocato sotto la Chiesa Madre “San Nicolò di Bari”, precisamente nell’ipogeo, al di sotto del presbiterio e del transetto. Qui un tempo aveva la sede la Compagnia dei “Bianchi”, antica confraternita risalente al sec. XVI, che utilizzava queste sale per riunirsi ma anche per seppellire i defunti.
Curato per secoli dai confrati della Compagnia, l’Oratorio ha subito una serie di lavori e restauri, che hanno portato alla riapertura al pubblico di tutto l’edificio, circa due anni fa. Per renderlo fruibile, sono stati realizzati alcuni adeguamenti museografici, come le vetrine incassate alle pareti, l’impianto di illuminazione, le uscite di sicurezza e l’impianto d’allarme e di vigilanza. Inoltre sono stati realizzati dei pannelli esplicativi che illustrano le singole opere esposte nel percorso museale.Nelle sale sono conservate numerose opere: tele, argenti, statue e cicli pittorici. Tra questi importanti sono la tela di San Nicolò di Bari, opera del celebre Giuseppe Salerno “Lo Zoppo di Gangi”; la tela di San Biagio opera del capitino Benedetto Berna e la tela di San Gaetano da Thienne attribbuita alla scuola di Pietro Novelli, tutte risalenti al XVII secolo. All’interno di possono ammirare anche numerosi argenti lavorati a Palermo e Messina, tra il XVI e il XIX secolo, tra cui spiccano i numerosi Ostensori e calici, oltre al baculo ed alla mitria di San Nicolò. Destano meraviglia le pitture della sala principale, risalenti al 1750 e realizzate da artisti locali: al centro vi è raffigurata l’Ultima Cena in maniera del tutto innovativa, oltre ai martiri di acuni santi e a scene del vangelo. Nel piano inferiore sono conservati numerosi paramenti liturgici, i più antichi risalgono al XVI secolo. Fanno parte della collezione altre tre tele risalenti al XVII secolo, un’altare marmoreo del XVIII secolo, due tronetti in legno doratoi della stessa epoca e due leonesse stilofore risalenti al XII secolo. Nel museo sono esposte anche alcune pergamene medievali, che narrano della vita religiosa del paese, oltre a due statue lignee raffiguranti Il Cristo Risorto e il Crocifisso.
Attività
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Manifestazioni Culturali
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